Funghi e zucchine

1 Gennaio 2011 di Manuela Tagliani
Lady Marian
Categoria: Arte e Cultura | Commenta

Roma è città aperta: una bambina di tredici anni è il capo di un gruppo di ragazzini scatenati nel sabotaggio ai tedeschi. Mentre annota delle fughe del padre e dei suoi amici intellettuali per sottrarsi ai rastrellamenti, la casa si trasforma in un piccolo fortino antifascista: lei con la mamma cuce coccarde e bandiere rosse in attesa degli americani.

di Gloria Chilanti

24 giugno, sabato

Sono stata un po’ di minuti al Comando. Oggi è la festa di Giovannino. Poi sono stata a far spesa a Campo de’ Fiori dove ho trovato dei limoni a 40 lire e delle belle pesche a 80. Oggi il babbo non è venuto a pranzo, sono venuti Natta, Betti, il tedesco che ha mangiato molto poco e se ne è andato subito dopo su un bel calessino con tutta la sua roba: ha trovato un appartamentino e da oggi va là ad abitare; peccato! Si è portato via la radio, ci ha lasciato tutti i viveri e i soldi (ho paura che lunedì farà una gaffe a tavola). Oggi ho saltato la lezione di francese. Subito dopo pranzo è venuto un ragazzo a portarci una bella bicicletta nera da donna; io già mi gustavo delle belle passeggiate quando il ragazzo è tornato a prendersela, dicendo che aveva sbagliato. Peccato!

Sono stata al Moderno a vedere un bel film con la sempre più carina Deanna Durbin La prima è stata Eva. Per la strada la mamma ha comprato una tavoletta di cioccolata Alemagna a lire 42 e un torrone bianco a lire 100. Betti ha cenato qui: panelle ripiene di formaggio con il sugo e zucchine fritte.

Stasera sono tornata a dormire nel mio lettino; è dal 3 giugno che non ci dormo perché c’era Giuseppe.

25 giugno, domenica

Abbiamo fatto pulizia generale in tutta la casa. Ho atteso che Anna venisse con la bicicletta ma le si sono forate le gomme e me la presterà domani per portare quei famosi inviti. Stamani (cosa rara) il babbo è venuto alle 11 e ha portato della carne e dei funghi, poi siamo usciti tutti e tre e siamo stati a Tor di Nona a prendere della frutta: 1kg di albicocche, lire 60, mezzo chilo di perettine, lire 55. Ho preso il pane con le tessere ed era tanto leggero che in tre razioni (450gr) sono toccati 5 sfilatini bianchissimi. Ho portato al mio fioraio (via del Gambero) il sacchettino di tabacco da pipa regalato al babbo da giornalisti americani e lui mi ha dato in cambio un mazzo di margherite con della nebbia. Natta e Betti hanno mangiato qui: spaghetti all’aglio e olio, zucchine e rane fritte. Oggi niente lezione. Dopo aver messo a posto la cucina mi sono sdraiata sul letto e mi ha preso una strana crisi di pianto. Perché poi? Non c’era nessuna ragione: forse sono stanca. Verso le 7 siamo usciti a abbiamo incontrato Frane con Finella. Frane ci ha dato tre biglietti per il Quirinetta dove abbiamo visto un film spettacoloso che da anni non ne vedevo di così belli: Il giorno verrà con Paul Lukas e Bette Davis (antinazista). Stasera grande evento: dopo 20 giorni di continua compagnia ceniamo noi tre soli in cucina mangiando funghi e zucchine fritte. In due minuti ho spicciato e alle 11 ero a letto (pianto). Ha parlato Poletti: dal 28 giugno il pane verrà portato a 200 gr a persona. Mamma ha strillato con la Tossini perché faceva pettegolezzi con il signor Mario Valdivieso perché noi non le dobbiamo la luce (che gentaccia, se si immischiasse dei fatti suoi farebbe meglio).

26 giugno, lunedì

Stamattina presto siamo andati a comprare della stoffina per un mio vestitino da Mirice: bianca con delle ciliegie rosse sopra. Poi sono stata a Tor di Nona dove non ho trovato assolutamente nulla. Dopo sono stata al Comando ad attendere invano delle donne.

C’era Anna che mi ha prestato la bicicletta, così sono andata a portare sei bigliettini d’invito alle donne del 33° concentramento (due non esistevano). Credevo di non saper più andare in bicicletta invece ho constatato di non averlo dimenticato. Ho trovato dei fagiolini, cetrioli e cipolle. Ho ritirato 6 razioni d’olio della tessera (3 decilitri). Siamo stati da Riccò a prendere delle creme e lo Shetrarka (100 lire) dentifricio. É venuto a pranzo il tedesco. Dopo pranzo ho studiato tutto il tempo il francese. Ho imparato il verbo avere di tutti i tempi del modo indicativo.

27 giugno, martedì

Stamattina ho fatto un bel bagno e mi sono messa le mutandine nuove celesti che mi ha fatto ieri mamma. Poi sono stata al Comando dove il babbo mi ha detto che un capo dei nostri migliori concentramenti, Pepe di Torpignattara, ha scoperto il suo fratello minore Giovanni mentre scriveva una lettera d’amore a me. Poverino anche lui (sono proprio destinata male con i Giovanni, bisogna che me ne guardi bene dal conoscerne altri, sarebbe un guaio).

Poi l’ho incontrato vicino  a casa, era tutto commosso e quando mi ha vista è diventato rosso. Quello che più mi secca è che l’ha saputo mamma che mi prende in giro.

Poi sono andata a Tor di Nona a far la fila per susine e albicocche. Ci sono poi tornata con la mamma e ho preso fegato  formaggio e lievito. Apranzo è venuta la Troiani e Betti, devevano venire Filiberto e Rocco ma non si sono visti; anche Natta non si è visto per tutto il giorno, speriamo non gli sia successo qualche guaio, poveretto. Dopo aver pulito per bene tutta la cucina, sono andata dalla D’Avanzo che abita a via Borgognona, in una casetta da bambola che è un sogno! Nel frattempo mamma si è recata a piazza Acilia a piedi. Dopo sono stata dalla sarta Durante a portarle il vestitino acquistato ieri. Mamma è poi andata dalla D’Avanzo che le ha regalato delle albicocche e 4 arance (una delle quali l’ho data a Laura).

Stasera il babbo è venuto piuttosto prestino (alle 8), non ci ha fatto attendere come al solito.

Per la seconda volta ceniamo da soli. Il babbo mi piglia in giro perché dice che sono la sola persona a Roma che non è dimagrita, mi ha detto anche che farà un settimanale illustrato per i ragazzi intitolato COBA. Evviva! Lo farò vedere a quel gran cretino di Giancarlo. Al Comando è venuta la brava capo-zona dell’Esquilino. Comunista.

Per commenti, curiosità, suggerimenti, scrivete a

manuela.tagliani@gmail.com

L’archivio diaristico nazionale aspetta i diari di tutti quelli che hanno voglia di raccontarsi e condividere con gli altri i pensieri, le emozioni della propria vita. Per saperne di più, visitate l’Archivio

Lascia un commento