Lettere dall’Argentina
…Cara mia noi non ci abbiamo mezzi per organizzare il mondo, solo i nostri sono per rassegnarsio, pagare quello che i nostri governanti ci oblicano i stare zitti, però senti sempre è meglio tenere i pagare le tasse i no tenere niente, quelli che tenemo dormino tranquilli i sapemo cge da mangiare non ci manca…
di Cosimo Quartana
Munro 26 Aprile di 1982
Ci avevo la lettera scrita i per cose senza importanza non la avevo ancora impostata, giusto arriva la tua che per la data di la posta uscita di lì il 15/4/82 la alegria al recibirla i pieno di gioia al sapere che godete ottima salute, anche questo vecchio giovanotto sta in gamba con una salute di ferro i non penza morire si prima non arriva a GENERALE il nipote Peppe che vedo capisce bene la estratega di guerra, penza lo stesso che io, un affare di tavolino, i si l’inglesi arrivano a fare la estupitaggine di attaccare saranno bene recibiti, si ci farà pacare ai 4 argentini che hanno ammazzato “criminali” l’argentini non hanno voluto ammazzare a nesuno di loro, qui tutto il popolo tanto argentini come noi i stranieri stamo tutti uniti anche inglesi che stanno qui sono a favore del Governo Argentino, desvergognati 149 anni che anno robato quelle isole solamente per pascere 400.000 pecore – sicuramente aspettavano fare lì base militare per oggi o domani pigliare tutta la Republica Argentina, Chile, Bolivia, Paraguaj, Uruguaj j dopo entrare in Brasile, completare Sud America i continuare col centro — Questi infelici si credono che venire qui è lo stesso del desembarco in Sicilia che il povero popolo siciliano li ha ricevuti coi bracci aperte perchye stavano stanchi delle prepotenzi dei tedeschi i morti di fame, qui è diferente, tutti unuti i con l’appoggio di tutti li nazioni sud i centro americani i cara Franca cuando parle di quelle isole nominale ISOLE LAS MALVINAS °-° I SON ARGENTINA no falkland
Domandaci al futuro Generale si ciò raggione o no. A la mia sorella inveci di lasciarla andare in campagna dale un golpe nella testa i la porte in una parrocheria di signora credo si dice così dove vanno le donne a farci belle – ci fai pittare i capelli biondi, veste nove con colori chiari, scarpe novi i d’acordo ai vesti i mandala a passeggiare no in campagna a lavorare, così si abitua a frecuentare con gente i che ricorda cuando il figlio lo diplomano di GENERALE deve fare atto di presenza e deve partecipare nella festa che ci fanno, consiglio del fratello maggiore che deve acatarlo. Cara Franca reitero la mia allegria che state tutti bene i che i toi figli crescono saniti i bene i a Maria Chiara la felicito che si fa respettare i dile che oblica a la nonna a fare quello che io ci digo. Tu mi parli dei terroristi noi qui per sorte stamo tranquilli gli ultimi governi militare si anno fatto respettare – ora per altri cose di la mala situazione colpevole è il popolo stesso, per lo meno qui, la gente solo penza in la macchina, i casini, corsa di cavalli, partiti di calcio, tutti classe di giuoco etc.etc. i quello lo aprofitano i cmercianti in especiale quelli che comerciano con articoli di alimenti che veramente hanno perdido la vergogna, 1 quilo di grano cento cincuanta mila lire il quilo di pane un milioni, i tutto più o meno così – però vedi la diferenza il prezzo di la farina i il pane, non parliamo del prosciutto, formaggio, carne, pesce, 1 quilo pasta 1 milioni i li stipendi tèrmini mezzi 250.000.- non parlamo di noi li penzionati fino a questo mese 115.000.000 il mese entrante dicono ci daranno 150.000.000.- quello che cià casa stà bene anche le tasse ti fanno impazzire. ma quello che deve pacare affitto non ci resta per manciare – a pensionati veramenti poveri il governo ci dà di più 100.000.000 per l’affito, però quelli sono gente che non hanno penzato per il domani i ora ci poianceno al governo i a la carità publica che non possono vivere.
Bono cari mici vi auguro buona salute, speriamo che l’inglesi non fanno stupitaggine per bene di tutti, affettuosi abbracci per tutti bacioni ai piccolini. Vitina fai il mioconsiglio i vedicheè il più meglio un affetuoso bacio di tuo fratello.
Munro 18 Aprile di 1983
Contesto la tua dal 25/3/83
Carissima nipote franca i Tribu Burraco Quartana.- incluso Renato.-
Contentissimo a leggere la tua gradita lettera e enterarmo del vostro bonestare di salute, anche io per il momento continuo un vecchio giiovanotto, sarebbe una sortre si potessi arrivare al mio fine semore così. Ora da voi incomingia il tempo bono gli alberi fioriti, la campagna tutta verde i potere disfruttare di tutta la bellezza che la naturalezza prodiga ci dà, ed anche dopo l’estato, i disfruttare dei bagni di mare io con il penziero vi aiuto a disfrutarlo.
Cara Franca non ti lamentare di la bituazione, trati di abituarte parche voi state in un principio, un po’ più avante deve essere più peggio, speriamo che io mi sbaglio però credo che no, però da voi hai un motivo, Nazione piccola con 57 milioni di abitantio, noi qui tanta terra con 39 milioni di abitanti con tanta ricchezza che mai si cia dato valore i tutti credono che la Repubblica Argentina è solamente la Città di Buenos Aires, che solo uin Città i borghi habitano circa di 15 milioni di persone i esce fuori i ci sono certe parte che camini in macchina un giorno completo i non incontri una persona, qui farebbe bisogno capitale i gente per explottare la immenza ricchezza, però bene amministata, puoi ridere in tutto il mondo la unica nazione che explota petrolio è questa che perde denaro, tutti gli alri guadagnano fortuna lo stesso passa con la campagnai certe industrie, in questo tempo la carne cià un prezzo carissimo e i signori di grande aziende ammazzano anche le vacche che per tre o quattro anni ancora possono fare figli. dopo ci resta la campagna senza animali si guastano i soldi i dopo il governo bisogna aiutarli per comprare un’altra volta vacche, qui farebbe bisogno un governante con la audacia di Mussolini, il coraggio di Hitler i la severità di Franco i en tre anni la Repubblica Argentina non passase più vergogna di tanti debiti al’Estero.
Cara mia noi non ci abbiamo mezzi per organizzare il mondo, solo i nostri sono per rassegnarsio, pagare quello che i nostri governanti ci oblicano i stare zitti, però senti sempre è meglio tenere i pagare le tasse i no tenere niente, quelli che tenemo dormino tranquilli i sapemo cge da mangiare non ci manca, quelli che non ci hanno niente non pagano tasse però certe volte non sanno si possono mangiare quello che vogliono, non fare come la zia Carmela vendiò la terra i hora si lamenta quello che deve pagare un kilogarmo di limone, però il marito dorme.
Franca asiemi a la tua lettera ha arrivato un’altra di la zia Maria la signora del zio giuseppe, io ci avevo scritto per Natale e al indomani o ricevuto altri due lettere, una la zia Carmela i l’altra di Terina che questa ultima io ci avescritto pure per Natale i non mi aveva scritto, così ti puoi immaginare in due giorni 4 lettere, meglio così che per sorte tutti godono bona salute.
Riguardo a quello che te o parlato nella mia lettera dal 22febbraio con la tua risposta il25 di marzo di la zia Carmela comprendo, tu i ancho la tua mamma ci avete raggione però sai tu per sorte stai in Follonica i Carmela sta in Pacoco ed io in Argentina, costume di Paceco sono defferente di Follonica, anche il sapere tuti hai instruito nelle scole di parlare l’italiano, io cuando sono andato a la scola in Paceco si parlava dialeto siciliano, la zia Carmela ed anche la tua mamma credo lo stesso, dopo siamo usciti la zia un tempo in Termini l eresi, la tua Mamma in Follonica ed io in questa santa terra ma i costumi di quando eravamo piccoli sempre resta il ricordo, così la persona che cià un poco di più instruzzione deve essere un po’ più molla i cedere, il caso mio tu lo sai la terra mia mi la comprò il,zio Peppe, la parte mia di la casa la regalé a la zia i la tua Mamma i el zio peppe i il zio Nino non lo hanno veduto bene i non ti digo più niente perche tu comprende tanti altri cose che potrette dire, figlia bella il mio consiglio scherzi spiritosi i ridere, sempre ridere.
Come mi dispice di stare tanto lontano mi piacerebbe integrare la vostra tribù i vedessi come a la tua Mamma la facesse sedere per riposare parlare i ridere,
Abbracci da vero cuore per tutti affettuosamente di questo giovanotto di 67. Molte grazie a te cara Franca si non fosse per te sicuro quanto anni dovrebbe aspettaro per una lettera.
L’archivio diaristico nazionale aspetta i diari di tutti quelli che hanno voglia di raccontarsi e condividere con gli altri i pensieri, le emozioni della propria vita. Per saperne di più, visitate l’Archivio