Addio Fra Tac, ci manchi già. RIP

2 Dicembre 2020 di Mauro Lattuada
Will il Rosso
Categoria: Ambiente ed Energia | Commenta

Questo post è uscito sulla mia bacheca Facebook perché purtroppo i tanti casini che sono successi non ci avevano mai permesso di rimettere online Robin.

Come ogni squadra siamo stati spalla a spalla lontani, poi vicini, poi lontani e il tempo ci ha portati a perderci sempre di più. Tra alcuni di noi sono rimasti link più forti, con altri meno ma ognuno di noi ha proseguito nel suo viaggio tra la bassa nebbia della foresta, quella in cui riconoscere l’amico dal nemico diventa sempre più difficile.

Mi è dispiaciuto pubblicare sul mio facebook il coccodrillo di quello che aveva preso, suo malgrado, il comando della truppa (o di quel che ne rimaneva) perché penso che leggendolo molti mi abbiano preso per pazzo. Perché l’avrei pubblicato qui dove sono certo che i pochi lettori che ci mettono il naso lo fanno sapendo dove stanno andando conoscendo la storia. Preso per pazzo perché è un gioco di parole basato su citazioni che non tutti sanno riconoscere, gli ignoranti l’hanno usata per giudicarmi, gli amici per capire che anche se solo soldati senza stellette abbiamo cercato di sostenerci e fare squadra. 

Perché scopro che sto ancora involontariamente combattendo una battaglia che combatto da tempo, per quanto ancora stia piangendo ogni volta che rileggo questo post penso al fatto che ora io sono sul fiume, forse con accanto lui senza saperlo, e aspetto di vedere chi passa galleggiando sempre più stupito dal vedere amici essere passati al nemico. E vorrei solo essere lasciato in rigoroso silenzio di chi si è aspettato di vedere passare me, dal primo all’ultimo.

Una battuta che mi ha divertito è stata inerente alla storia dei 10 piccolo Indiani (purtroppo Luca non è il primo che piangiamo ne sarà l’ultimo). Può essere, o può essere che sia la cena dei cretini, di certo il finale più credibile mi pare il secondo. E attaccare anche l’addio ad un caro amico è stata una mossa molto scorretta, ma ognuno usa le armi che ha a disposizione dove sa di poter cercare e usa quel che trova. Nel frattempo magari finisce le pallottole, ma tu hai imparato ad usare l’arco e ti sei fatto le frecce.

Buon viaggio Comandante

robinhod.it è fermo da tanto tempo anche se è stata per molti di noi una bellissima valvola di sfogo per tirare fuori qualche sassolino dalle scarpe logore e pesanti che ci tiravamo dietro. Sto cercando di rimetterlo online più in fretta che posso, quello sarebbe il giusto posto per salutarti. Ci tiravamo dietro, parlo al passato, perché in un momento inaspettato come Robin te ne sei andato così in fretta da non lasciare nemmeno il tempo agli amici di capire cosa fosse successo.

Sono qui, sbalordito e con la sensazione di essere stato preso a botte in testa così forte….

Non eri per tutti noi solo un vecchio amico, quello con cui fai ore di chiamate a parlare dei brevi cenni dell’’universo che finivano sempre con un sorriso e un abbraccio, eri anche diventato il braccio operativo di Piuturismo: quanti clienti felici senza conoscere i vostri nomi, quanti progetti difficili abbiamo affrontato e quanto era dannatamente bello lavorare con te. Difficile pensare di non poterti sentire.

Ci sono due tipi di imprenditori: quelli che arrivando in ufficio controllano che cravatta e fermacravatta siano ben messi e quelli che si tolgono la giacca e si rimboccano le maniche: noi apparteniamo da sempre a quella seconda rara specie che mette davanti i propri collaboratori e i clienti ai propri interessi, quelli che accettano una stretta di mano e un “pagherò” quando serve, quelli che si mettono in gioco pur sapendo che spesso finiranno di lavorare a notte fonda ma soddisfatti di se stessi. E sappiamo entrambi che la nobiltà non è un diritto di nascita: è determinata dalle proprie azioni, ragionare pensando alla “in nome di Re Giovanni, pagate. O bruciate” non è da noi. Siamo più per il Ribellarsi.. e ribellarsi ancora… finché gli agnelli diverranno leoni.

Non esistono uomini perfetti, ma solo intenzioni perfette. E le tue lo sono sempre state e hanno fatto si che fossi anche un uomo perfetto oltre che un padre amorevole e un marito fantastico, basta ricordare il loro sorriso in tua compagnia per saperlo. E tu eri perfetto anche per della gentaglia come noi, come direbbe Little john che nel nostro mondo immaginario sarei io, l’unico che non si era ancora preso un personaggio.

Ci ha fatto incontrare la fortuna nella sfortuna della sorte di un comune amico, Robin Hood, che se ne andato come te senza avvertirci. Così come mi aveva dato una legnata in testa facendomi svegliare già in barca pronto a prendere un remo se n’è andato senza darci il tempo di un abbraccio. Non smetterò mai di odiarmi per non essere corsi ad Ischia a farci l’ultima chiacchierata e birra insieme ma so anche che non avrei fatto in tempo ad arrivare. E Diego volontariamente aveva seminato un prato che ci ha tenuti tutti con le radici ben salde ma con l’anima libera e spensierata di Robin hood e della sua foresta, sempre in lotta con le banche e la finanza losca, sempre in prima linea quando serve. Stamattina è stato straziante sentire il resto della banda e sentire di prima mattina la voce di Lady Marian così triste. La stessa che aveva quel giorno d’agosto del 2009 quando abbiamo salutato il nostro unico e indimenticabile comandante. Negli anni successivi abbiamo perso anche il professore Funky e Gianfranco Vecchio, tutti soldati ora caduti di un esercito silenzioso e pacifico che ha accorciato la lista dei Robin Hood e dei Green Geek.

Sarà davvero difficile per tutti noi riprenderci stavolta: abbiamo perso un punto di riferimento certo in un mondo troppo spesso interessato più ai soldi che all’onore, pensare di non chiudere un venerdì sera come questo leggendo il tuo ultimo pezzo fa male al cuore. Cercherermo di abituarci ma ci vorrà del tempo. Ci vorrà del tempo perché è difficile accettare che i migliori siano i primi a lasciare questo grande e incasinato palcoscenico, ci vorrà tempo perché quando un legame diventa così forte come quello che ha creato Diego per riuscire a tagliare quella radice ci vorrà tantissimo.

E’ stato un onore servire al tuo fianco, lo è stato per tutti noi, cerchiamo di trovare abbastanza terra per coprire questo buco enorme che tutti ci sentiamo dentro sempre sapendo che quando lo stato si impone al di la della legge, sono i fuorilegge a dover riportare giustizia, il nostro motto in home page appariva così. Non sarò lì domani, vorremmo esserci tutti, ti immagino che ridi leggendomi e individuando tutte le citazioni presenti in queste poche righe di un tuo vecchio amico d’avventura.

Buon viaggio Fra Tac

(a presto risentirci)

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