La Repubblica: 5 domande ai futuri sindaci di Milano

22 Settembre 2010 di Mauro Lattuada
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MAURO LATTUADA CARO candidato sindaco, chiunque tu sarai ti chiedo di capire davvero chi siamo nel 2010. Mi aspetto che tu promuova una mozione per trasformare Internet in un diritto, garantendo a ogni cittadino una connessione Wi-Fi e biblioteche connesse alla rete, con postazioni di lavoro accessibili. Se ho diritto a un marciapiede senza buche, ho altrettanto diritto a una connessione a banda larga: fai accordi con gli Internet provider e ottieni il miglior prezzo, per dare alla città una velocità adeguata al nostro secolo. Dovrai riorganizzare parte dei vecchi uffici polverosi del Comune, aggiornare chi ci lavora insegnandogli a non stampare le mail per poi mandarle via fax, e far sì che le informazioni vengano fornite una sola volta, in digitale. Per far questo dovrai riorganizzare i tuoi server, scoprendo cos’ è il cloud computing e rendendolo disponibile ad aziende e cittadini, creando servizi semplici e accessibili. Così la pubblica amministrazione potrà essere finalmente pubblica.E trasparente. Con i soldi che risparmierai grazie al digitale (Bill Gates indica sei mesi per coprire i costi di investimento) dovrai occuparti del trasporto pubblico, convincendo ogni cittadino cheè meglio navigare su un autobus, col proprio I-Pad connesso in free Wi-Fi, piuttosto che impazzire di smog in coda. Già che ci sei, digitalizza il servizio di bike sharing, semplificandolo grazie ad Internet, così anche i turisti lo potranno usare. E non raccontarmi che è un programma difficile da realizzare: già succede in piccoli pezzi di città italiane, da Roma a Venezia.

Pubblicato da La Repubblica, 22 Sept. 2010

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