E Draghi fa il grosso

27 Luglio 2012 di Sandro Frera
Robin Hood
Categoria: Finanza / Sherweb | Commenta

La storia è nota: è bastato che Draghi abbia detto che è inimmaginabile che un paese esca dall’euro e che la Bce è pronta a tutto per difendere l’unione monetaria che i mercati si sono calmati.

Fino a quando?

Perchè il problema non è che Draghi ci creda o non ci creda: il problema è che abbia i quattrini per arginare la marea che tornerà a salire. E la marea tornerà a salire perchè da un lato le finanze pubbliche europee sono tutte, chi più chi meno, fuori controllo e, dall’altro, perchè il costo del lavoro medio europeo è di gran lunga superiore a quello di tutti i concorrenti, stati uniti o asia o africa che siano.

La manovra sul costo del lavoro la stanno facendo azzerando le coperture sociali (e i relativi costi) per coloro i quali iniziano a lavorare mò. Questa però è una operazione lunga, complessa e non indolore da un punto di vista sociale. E quindi a mio modesto avviso non ci sono alternative: o l’Europa si fa Stato, armonizzando non solo le politiche monetarie, ma anche quelle fiscali, oppure ognun per sè e Dio per tutti.

I primi passi nella direzione di una armonizzazione delle politiche fiscali si sono visti. speriamo il bambino europeo non smetta di camminare.

Che poi in tutto questo la speculazione abbia le proprie responsabilità è una tale ovvietà da non necessitare commenti. Che il Belgio, paese col record di periodo senza governo centrale e con un debito pubblico inferiore percentualmente solo a quello di Italia e Stati Uniti, sul proprio debito paghi niente a confronto di Spagna e Italia (e altri) è la prova provata che la speculazione sceglie dove può giocare più facilmente agitando sentimenti e piazze e dove può guadagnare di più.

Vietare le vendite allo scoperto è utile come segnale politico, ma assolutamente inefficace e ridicolo da un punto di vista pratico. Ormai il mercato finanziario è talmente sofisticato che lo scoperto è solo un participio passato.

saluti e buona calda estate a tutti

Sandro
www.sandrofrera.com

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